Pensiero creativo e benessere Psicologico

20.09.2019

Cos'è la creatività? E' il risultato naturale di quando lasciamo liberi i nostri desideri e le nostre inclinazioni e seguiamo le nostre passioni in uno stato di eccitazione "infantile". Possiamo definire creativo il pensiero che interpreta la realtà in modo non convenzionale, associando tra loro aspetti non direttamente collegati, trovando così soluzioni inedite a un problema. Il pensiero è flessibile e "divergente" perché esce dai binari e dagli schemi interpretativi noti, dalle categorie concettuali definite, da soluzioni già sperimentate e spesso ripetute anche se si sono rivelate inefficaci (Guilford).              La persone creative vedono più "tasselli" e possibili combinazioni, hanno più input sensoriali ed emotivi e possono accedere a pensieri associativi e non lineari per sintetizzare tutte le informazioni in qualcosa di nuovo e unico. La nostra cultura non supporta il processo creativo e induce ad avere un pensiero "adattivo" e funzionale, a non sperimentare il rifiuto e il fallimento e a non andare contro tutto quello che abbiamo appreso per avere successo sociale (Kaufman).                                                                          Entrando a far parte del mondo del lavoro si diventa ancora più rigidi e "ingabbiati" in un perfezionismo che spinge ad essere "i migliori", reprimendo la capacità di sognare. La creatività proviene da una mentalità più permissiva, libera e fluente, dalla volontà di lasciarsi liberi di "giocare" con la propria mente senza costringerci ad affrontare aspettative più alte di noi.

Come si sviluppa la creatività? Cercando di conservare uno spazio/tempo libero, vuoto, dove entrare in contatto con se stessi e con il proprio mondo emotivo, dove poter sognare, contemplare.                                                                  L'adattamento alla società è fondamentale per l'individuo ma l'iperadattamento a scapito della creatività e della possibilità di accedere all'immaginazione e all'intuizione è fonte di malessere per l'individuo, che può trovarsi a sperimentare, quando si trova solo con se stesso, un senso di vuoto, insoddisfazione e noia che può manifestarsi sottoforma di sintomi ansiosi e depressivi e/o con disturbi psicosomatici (Recalcati).

Il ruolo della creatività nel percorso di sostegno psicologico e nella psicoterapia: nella relazione tra la persona che porta una richiesta di aiuto e il professionista, si crea quello spazio libero, che consente di uscire dagli schemi standardizzati e sperimentare un contatto con i propri pensieri e le proprie emozioni, entrando in connessione col proprio mondo interno. La persona può liberare la sua immaginazione e riappropriarsi di un proprio pensiero creativo, sperimentando nuove soluzioni e assumendo punti di vista diversi rispetto ai suoi problemi, in un luogo non giudicante e contenitivo, che offre una base sicura da cui poter partire per l'esplorazione e la conoscenza di se stessi.